
In uscita il romanzo Protocollo Alfa, la mission impossible degli Incursori del Nono
15 Ottobre 2022In Protocollo Alfa – Attacco, il nuovo romanzo di Corrado Corradi in uscita il 20 ottobre, gli Incursori sono chiamati in missione impossibile per difendere l’Italia da una minaccia incombente.
In uscita il romanzo Protocollo Alfa – Attacco, la mission impossible degli Incursori del Nono
Sono dodici militari italiani, chiamati a una mission impossible per difendere l’Italia, i protagonisti di Protocollo Alfa – Attacco, il nuovo romanzo di Corrado Corradi in uscita il 20 ottobre prossimo per i tipi di Altraforte Edizioni.
E se la mission è impossible, perché tremendo è il pericolo che incombe sull’Italia ed estremo è lo scenario operativo, l’autore non poteva che mandarci alcuni dei militari, o meglio dei “guerrieri” più addestrati delle nostre Forze armate, gli Incursori del Nono Col Moschin.
Uomini che Corradi conosce bene, per essere stato uno di loro per quasi quindici anni, per aver sostenuto il pesante addestramento con cui si preparano ad essere immediatamente pronti a partire, in silenzio e senza timore, in ogni contesto ed in ogni scenario, per quanto difficile.
In questo caso, e in questo romanzo, la missione è nel deserto, in Nord Africa, in un contesto non pregiudizialmente ostile ma pericoloso perché nasconde nel suo ventre i più pericolosi e minacciosi avversari dell’Italia e dell’Occidente,
Che Corradi conosce bene per avervi lavorato come addetto alla sicurezza, prima per conto dello Stato italiano e poi per importanti aziende nazionali.
Non è possibile sapere se i “nostri” riusciranno nella loro missione se non leggendo il romanzo.
Ma una cosa è certa: che si tratti dei protagonisti, che si tratti dell’intreccio, di ricostruire lo scenario e di tratteggiare gli sviluppi della vicenda, Corrado Corradi sa di cosa parla, e di cosa scrive, con il suo stile asciutto, concreto, rude a tratti, e perciò stesso adeguato al romanzo.
Il risultato è, dunque, un racconto dal realismo impressionante, come nota il tenente colonnello Fabio Filomeni, un altro Incursore che del libro ha scritto la prefazione
E che fa esplicito riferimento ai protagonisti: un “manipolo di moderni “soldati romani” quali possiamo definire gli Incursori del 9° Reggimento d’Assalto “Col Moschin”, espressione dell’italianità più ardente nello spirito e nel temperamento: sempre pronti a gettare il cuore oltre all’ostacolo, ma altrettanto desiderosi di vivere momenti di goliardia e sano cazzeggio. Altrimenti non sarebbero italiani!“.
Nel romanzo, poi, il tema è di “fantasia”, perché disegnato dall’autore, ma è di estrema concretezza ed attualità: la minaccia che incombe sull’Italia, infatti, proviene dall’estremismo islamista che opera in quei contesti africani, “esotici” e per lì’italiano medio assolutamente poco conosciuti.
Altrettanto poco conosciuto è il contenuto della vicenda raccontata in Protocollo Alfa – Attacco, la condotta di operazioni militari non convenzionali (UMO) in scenari di guerra asimmetrica, i cui aspetti operativi possono interessare anche i non addetti ai lavori.
Nel romanzo, infatti, non si parla di operazioni antiterrorismo condotte da reparti di polizia in territorio italiano, insomma le Swat che tanti film e telefilm ci hanno fatto conoscere negli anni.
Quanto piuttosto di operazioni Combat condotte da Forze speciali, da quei reparti cioé che per definizione e per missione si dedicano ad eliminare la minaccia “costi quel che costi”.
Ed anche la minaccia di cui si parla nel romanzo, il terrorismo islamista, è ben lungi dall’esserci noto, condotto com’è non da cani sciolti, come le cronache giornalistiche a volte fanno intendere, ma combattenti ideologicamente motivati e soprattutto militarmente ben addestrati, sebbene “irregolarI”.
Per questo, a contrastare una minaccia, ben diversa da quella vista nel secolo scorso, e che si è palesata dopo l’attacco dell’11 settembre, vengono chiamate non le forze di polizia, quanto quelle armate, e per esse i reparti più selezionati ed addestrati come le Forze speciali.
L’autore ci catapulta nelle cosiddette Operazioni Speciali di cui le incursioni in territorio ostile costituiscono la specialità dei Distaccamenti Operativi degli Incursori paracadutisti.
Operazioni non convenzionali che fanno parte della cosiddetta “guerra preventiva”, che vanno accuratamente pianificate e preparate e poi audacemente e spregiudicatamente condotte, molto probabilmente improvvisando un piano di emergenza perché anche nel romanzo l’inatteso è sempre appostato dietro un angolo, un albero o una roccia.
Ed infine concluse con la determinazione propria e quasi connaturata in chi è fortemente motivato e saldamente convinto dei propri valori come gli uomini del Nono Col Moschin.